E dopo le lucine, l’albero, il presepe e il vischio è giunto il momento di essere inondati da una zuccherosissima valanga di cuori.
Cosa da alzare il tasso del colesterolo in un battibaleno.
Si, mi riferisco proprio a San Valentino che come festa divide più che la politica:
c’è chi ci tiene moltissimo (generalmente fanciulle fidanzate, con storie equilibrate e con il cuore ancora intatto)
chi lo detesta (generalmente fanciulle single, “per scelta degli altri”, reduci da amori non corrisposti e/o con il cuore infranto)
chi dice che non “mi importa nulla” (ma se si è un single, anche solo per un momento, lontano dagl’occhi di tutti, il pensiero di “San Valentino” vi urterà in nervi sicuramente)
e chi se lo dimentica (generalmente tutte le persone di razza maschile)
Forte di questa consapevolezza, abbiamo bisogno di alcune certezze perché, in qualsiasi categoria rientriate, volenti o nolenti, sarete coinvolti in questa festa (commerciale/sociale) che si presenta puntuale come una cambiale, ogni anno.
Settimana prossima i consigli per i Single.
Perché gli ultimi saranno i primi.
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